22/11/2022
SMALTIMENTO OLIO ESAUSTO

Cosa sono gli oli esausti
Sono definiti oli esausti gli oli residui sia di origine industriale, come ad esempio l’olio del motore, che domestica ossia i residui di olio utilizzato in cucina.Nonostante siano prodotti con cui ci confrontiamo quotidianamente, posseggono alcune  caratteristiche che, se sottovalutate, comportano danni irreparabili all’ambiente e alle tubature della nostra abitazione.
Infatti, la loro combustione incontrollata produce sostanze tossiche, che finiamo col respirare.
Qualora fossero buttati negli scarichi domestici senza essere filtrati o qualora sversati direttamente nel terreno comporterebbero un forte inquinamento ai danni della flora e fauna.
Per tale motivo è  assolutamente necessario procedere a una raccolta specifica degli oli esausti che grazie ad una corretta  raccolta differenziata possono essere recuperati.

SMALTIMENTO OLIO ESAUSTO IMPROPRIO: DANNI ALL’ AMBIENTE E ALL’ UOMO E INTASAMENTO TUBATURE

Come sopra anticipato,  non bisogna assolutamente sversare gli oli esausti su un terreno qualsiasi poichè, quando tali rifiuti vengono dispersi nel sottosuolo, producono un film sottilissimo attorno al terreno che crea una sorta di barriera tra il terreno stesso e l’ acqua e le radici delle piante impedendone in tal modo il loro nutrimento . Inoltre qualora tali rifiuti raggiungono la falda freatica formano uno strato che segue gli spostamenti della falda stessa verso valle con il pericolo di raggiungere  pozzi di acqua potabile  comportando  gravi conseguenze per la salute.
Gli oli esausti possono provocare danni anche agli ecosistemi se sversati nei corsi d’acqua, nei laghi e nei mari : possono infiltrarsi fino alle falde e  inquinarne le acque.


Dunque, la dispersione degli oli esausti nell’ambiente, e in particolare nelle acque, è estremamente pericolosa poichè i grassi alimentari danneggiano gli impianti di depurazione delle acque, aumentandone i costi di gestione. Anche  nelle reti fognarie possono provocare  delle ostruzioni che in caso  di forti piogge comportano  la fuoriuscita  delle acque reflue. Inoltre, versare gli oli usati nel proprio lavandino , sebbene sia la scelta più comoda, è  anche la causa di numerosi danni.  Infatti non solo  l’ambiente ne subirà gli effetti negativi, ma anche il sistema di scarico sarà danneggiato. L'olio  causerà l’ intasamento delle reti idriche  rallentando in tal modo  il sistema di depurazione durante il suo normale processo di trattamento biologico.

COME SMALTIRE GLI OLI ESAUSTI

Per un corretto smaltimento olio esausto di questa tipologia dei rifiuti è necessario  depositare gli oli esausti in appositi contenitori per poi affidarli a ditte autorizzate, iscritte al CONOE (Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti). Tale Consorzio ha il compito di controllare e monitorare la filiera degli oli e grassi esausti per la tutela dell’ ambiente  ed evitarne la dispersione. 
Solitamente gli oli esausti possono essere depositati gratuitamente in appositi contenitori presso stazioni di servizio, officine di riparazione e lubrificazione
Se la quantità di oli da smaltire supera i 20 metri cubi  è opportuno rivolgersi direttamente a ditte autorizzate per il trasporto presso il centro di smaltimento più vicino.

Riciclo degli oli esausti

Per ridurre l’inquinamento ambientale, ma anche per recuperare buona parte degli scarti da riutilizzare   in altro processo industriale,  è necessario procedere al riciclo degli oli esausti. Tale  processo di recupero, però, è abbastanza complesso e deve essere effettuato secondo una normativa dettagliata.
In particolare, in base alle caratteristiche dell’olio,  il prodotto può essere sottoposto a tre tipi di processo:

- la rigenerazione degli oli esausti
- la 
combustione degli oli esausti
- ​la 
termodistruzione degli oli esausti

La principale destinazione di questi rifiuti è la produzione di biocarburanti e biolubrificanti, ma anche  la realizzazione di cosmetici. 

QUANTITÀ  E RICICLO DI OLI ESAUSTI IN ITALIA 

Oggi giorno si stima una produzione di circa 280mila tonnellate di rifiuto ogni anno, ad esclusione di quelli  provenienti direttamente dalla ristorazione che si aggirano intorno alle  60mila tonnellate annue.

A causa della scarsa informazione dei consumatori che non sanno come smaltire  correttamente gli oli esausti e a causa dell’ insufficienza o completa inesistenza in alcuni comuni dei punti di raccolta di questi rifiuti, il riciclo degli oli esausti fa ancora fatica a decollare in Italia,  ed infatti solo il 5% degli oli immessi sul mercato viene avviato al recupero.Basti considerare che nel 2020 in Italia sono state prodotte 290mila tonnellate di oli e grassi alimentari esausti :di questi, il 38% arriva da ristorazione e industria, settori obbligati per legge alla raccolta e allo smaltimento, ma il restante 62% deriva dall’uso domestico.

Purtroppo questa ultima percentuale di rifiuto viene dispersa nell’ ambiente poichè, fino a poco tempo fa, i comuni non consideravano l’olio esausto domestico come rifiuto e non si preoccupavano di organizzare un servizio di raccolta ad hoc, né di informare i cittadini del corretto sistema per smaltirlo. Un po ' alla  volta  molti comuni stanno prendendo provvedimenti in tal senso pertanto stanno predisponendo bidoni appositi per il conferimento di questi rifiuti.